Gentile Signora Ministro,
ancora una volta, nel nostro Paese, a Torino, un giovane muore di trattamento sanitario obbligatorio, in un modo violento e orribile per mano di chi avrebbe dovuto tutelare la sua salute, di chi avrebbe dovuto accogliere e comprendere.Andrea Soldi stava seduto nella sua solita panchina, in piazza, e un vigile (che doveva eseguire un TSO e non una operazione di polizia) lo ha bloccato con una manovra violenta al collo, prendendolo di sorpresa alle spalle. Sembra che non volesse assumere i farmaci che gli erano stati prescritti dal centro di salute mentale e per questo, i sanitari, hanno attivato un trattamento sanitario obbligatorio (non sappiamo se correttamente autorizzato dal sindaco e convalidato dal giudice tutelare, e se il TSO, come prescrivono le norme, è stato preceduto da una serie di interventi di ordine sanitario e psicologico per comprendere le eventuali difficoltà della persona, le sue ragioni, i suoi bisogni, la possibilità di aderire volontariamente alle cure come le norme prescrivono). E’ stato bloccato come se si trattasse di un pericoloso criminale da catturare, caricato sulla barella ammanettato e in posizione supina (nonostante l’opposizione del personale del 118). In ospedale è giunto cadavere